mercoledì 15 febbraio 2017

Nuovo Cinecittà: 17/2/17 DIO ESISTE E VIVE A BRUXELLES

Proiettare un film di venerdì 17 è sempre un po' un rischio, per i numerosi amanti della superstizione.
Ma noi ci proviamo (anche per le esigenze del calendario).

Venerdì prossimo, 17 febbraio alle ore 20,30 nel Teatrino Civico di Chivasso (Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa) per la rassegna NUOVO CINECITTA', secondo appuntamento del ciclo sul cinema commedia che fa star bene con la proiezione del film DIO ESISTE E VIVE A BRUXELLES del regista Jako Dan Dormael con n Pili Groyne, Benoît, Poelvoorde, Catherine Deneuve, François Damiens, Yolande Moreau.

Saremo accolti come sempre dai pasticcini di Bonfante, Vi aspettiamo.

Beppe Busso & Lucia Chessa

Dio esiste e vive a Bruxelles con una moglie timorosa e una figlia ribelle. Il figlio, più celebre di lui, è fuggito molti anni prima per conoscere gli uomini più da vicino, morire per loro e lasciare testimonianza e testamento ai suoi dodici apostoli. Egoista e bisbetico, Dio governa il mondo da un personal computer facendo letteralmente il bello e il cattivo tempo sugli uomini. Ostacolato da Ea, decisa a seguire le orme del fratello e a fuggire il 'suo regno', la bambina si 'confronta' con JC (Jesus Christ) ed evade dall'oblò della lavatrice. Espulsa dentro una lavanderia self-service infila la via del mondo, recluta sei apostoli e si prepara a combattere l'ira di Dio, a cui ha manomesso il computer e di cui ha denunciato il sadismo, spedendo agli uomini via sms la data del loro decesso. Sei anni dopo Mr. Nobody, che gettava un dubbio sul punto di vista assunto dal film (è quello di un bambino che anticipa un vecchio o quello di un vecchio che (in)segue il bambino che è stato?), Jaco Van Dormael ci mostra il punto di vista onnipotente di chi governa il mondo e il destino degli uomini. Rispolverando la voce off (e infantile) di Toto le héros, il regista belga realizza una commedia surreale e inconcludente in cui riconosciamo comunque il suo sguardo singolare e visionario. Perché Le Tout Nouveau Testament, dentro un prologo esilarante, dichiara l'impianto e getta le premesse di un discorso che poi dimentica di svolgere, limitandosi a esiliare Dio in Uzbekistan e a supplirlo con una dea svampita che decora il cielo con cornici digitali. Ordinato secondo i libri che compongono la Bibbia (Genesi, Esodo, Levitico etc) e apprestato a rispondere a una domanda esistenziale (che cosa fareste se conosceste in anticipo la data della vostra dipartita?), Le Tout Nouveau Testament finisce per perdersi in un bicchiere d'acqua e in un impegno evidentemente troppo ambizioso.



Nessun commento:

Posta un commento